Ogni ottobre, come parte del nostro impegno per il Mese Della Sensibilizzazione Sul Cancro Al Seno, dedichiamo i nostri sforzi a informare, educare e sostenere le persone nella lotta contro il tumore al seno.
Quest'anno, nell'ambito della nostra campagna, abbiamo contattato 6 chirurghi plastici provenienti da diverse parti del mondo per ottenere preziose informazioni sulle domande comuni relative al cancro al seno e alla ricostruzione mammaria.
Nozioni di base sul tumore al seno: sintomi e diagnosi
Il tumore al seno è una condizione grave che colpisce sia le donne sia, più raramente, gli uomini. Conoscere i sintomi ed essere consapevoli dell’importanza della diagnosi precoce può aumentare significativamente le possibilità di successo del trattamento e del recupero.
Gli autoesami mensili possono contribuire notevolmente a individuare precocemente il cancro al seno. Il Dr. Werner Pillkhan dal Perù sottolinea che “i sintomi più comuni del tumore al seno possono includere: noduli, asimmetria, retrazione dei capezzoli e deformità”.
È importante ricordare che riscontrare uno o più di questi sintomi non indica automaticamente la presenza del cancro al seno. Tuttavia, la diagnosi precoce è fondamentale. Se noti cambiamenti o hai dubbi, non esitare a chiedere un consulto medico per la tua serenità.
Ulteriori letture: informazioni importanti che devi sapere quando auto-esamini il tuo seno
Come viene diagnosticato il tumore al seno? Il cancro al seno può essere rilevato per la prima volta mediante autoesame o test di screening.
Come spiega la dottoressa Estrella Rojas dal Perù: “Il cancro al seno si rileva tramite ecografia, risonanza magnetica o mammografia, ma anche l'autoesame del seno è molto importante. La diagnosi è confermata dalla biopsia”.
La diagnosi precoce del tumore al seno è della massima importanza, come sottolineato dal Dr. Rincón Lozano dal Messico. “Se si parla di cancro, la diagnosi precoce permette di avere una cura oncologica meno aggressiva, così avremo la possibilità di utilizzare più risorse per ricostruire. Se si parla di ricostruzione, la ricostruzione precoce del seno è una parte importante del processo di guarigione”.
La diagnosi precoce è fondamentale anche per le donne con protesi mammarie e l’esecuzione di autoesami è altrettanto fondamentale. Con o senza protesi, si consiglia di eseguire mensilmente un autoesame del seno. Quanto più familiarità avrai con il tuo seno, tanto meglio potrai riconoscere eventuali cambiamenti.
Quali sono i diversi stadi del cancro al seno?
La stadiazione del cancro al seno è un aspetto cruciale per determinare l’entità della diffusione del cancro e per guidare le decisioni terapeutiche.
Secondo la dottoressa Gabriela Candas dell'Argentina "il cancro al seno ha cinque stadi a seconda che sia nel seno o si diffonda ai linfonodi o ad altri organi del corpo".
Protesi mammarie e autoesame
Esistono istruzioni speciali per l'autoesame per le donne con protesi mammarie?
Il dottor Gianfranco Scaperrotta, radiologo e specialista in senologia dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, spiega: “Le donne con protesi mammarie non hanno un percorso più complesso per lo screening del cancro al seno, ma piuttosto uno più personalizzato. Il motivo non è dovuto ad un rischio più elevato di tumore al seno: la presenza fisica della protesi può ridurre la sensibilità della mammografia e la capacità di individuare eventuali noduli. Questa riduzione di sensibilità viene compensata dall'ecografia e dal fare affidamento a professionisti competenti”.
Il dottor Patricio Centurión dal Perù ha inoltre chiarito che “ci sono sempre istruzioni speciali per ogni paziente che porta protesi mammarie. L’autoesame dovrebbe essere ripetuto regolarmente ed essere lento e dettagliato. Raccomando di annotare tutti i dettagli osservati, compresa la data dell'autoesame."
È importante che i chirurghi spieghino alla paziente come distinguere tra la protesi e il tessuto mammario.
Una volta che esiste un piano di trattamento per il cancro al seno, alcune pazienti scelgono di sottoporsi a una ricostruzione mammaria. La ricostruzione del seno presenta numerosi vantaggi che vanno oltre la mera estetica. Svolge un ruolo cruciale nel ripristinare la fiducia, l'autostima, l'accettazione del corpo e il benessere generale per coloro che hanno subito procedure di mastectomia o nodulectomia. (1, 2, 3)
Ricostruzione del seno dopo il cancro al seno
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Barbara Cagli, quali informazioni fornisce alle pazienti interessate alla ricostruzione del seno?
La dottoressa Cagli ha risposto che “Il ruolo del chirurgo plastico è innanzitutto quello di informare le pazienti su tutte le tipologie di ricostruzione del seno per permettere alle donne di scegliere la tecnica migliore. Al giorno d'oggi non esiste una sola tecnica ma quella migliore per ogni paziente.
È molto importante informare la paziente del fatto che l'anatomia del seno gioca un ruolo cruciale, in particolare la qualità della pelle, la presenza o l'assenza di tessuto adiposo sottocutaneo, la forma originale del seno o la presenza di ptosi. Inoltre, sono fondamentali anche la tecnica della mastectomia e la qualità del lembo dopo l’intervento oncologico”.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Cagli quali sono le tipologie di ricostruzione mammaria disponibili, “nella ricostruzione mammaria con protesi (ricostruzione eterologa) abbiamo diverse tecniche: retromuscolare, sottomuscolare parziale, con mesh o ADM e pre-pettorale che sta diventando più comune negli ultimi anni. Quando il lembo della mastectomia ha un buono spessore e vitalità ovviamente la tecnica pre-pettorale è la più naturale, indolore e meno invasiva. Tuttavia, nelle pazienti magre, le tecniche a due fasi o sottomuscolari rimangono un'ottima opzione; la tecnica viene scelta in base all'anatomia del seno della paziente e al tipo di intervento oncologico.”
Il dottor Giuseppe Visconti dall’Italia ha ulteriormente chiarito “Le opzioni di ricostruzione del seno variano in base alle caratteristiche delle pazienti e alle esigenze oncologiche. In generale possiamo dividere le tecniche di ricostruzione del seno in:
a) utilizzo dei lembi autologhi (ossia utilizzando il tessuto della paziente, sia locale come il tessuto mammario stesso nelle tecniche oncoplastiche, sia lembi locoregionali come il seno controlaterale nelle tecniche di condivisione del seno, i lembi laterali della regione toracica, oppure lembi distanti come addome, coscia e fianchi)
b) autologo mediante innesto di grasso
c) protesico, utilizzando protesi mammarie.
In alcuni casi può essere indicata una ricostruzione ibrida (combinazione di opzioni autologhe e protesi) in ambito immediato o differito.
Puoi trovare maggiori informazioni sulla ricostruzione del seno nel nostro post sul blog “Quali sono i principali metodi per la ricostruzione del seno?”
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FONTI:
(1) https://www.cdc.gov/cancer/breast/basic_info/screening.htm
(2) https://www.cancer.gov/types/breast/patient/breast-screening-pdq#_13