Seno tuberoso: protesi mammarie come soluzione estetica?

POLYTECH Health & Aesthetics GmbH 2020-11-23

La forma, le dimensioni e la simmetria del seno possono rivestire un ruolo importante nella femminilità e sicurezza di una donna. Il seno tuberoso, che fa la sua comparsa durante la pubertà, può influire profondamente sull’autostima e il benessere.

Probabilmente, molte donne nemmeno sanno di essere affette da questa condizione. Ma se la forma del tuo seno ti arreca disagio, un chirurgo esperto potrà aiutarti a ottenere un buon risultato estetico e una forma del seno più armoniosa.

Che cos’è il seno tuberoso (mammella tuberosa)?

Solitamente, i seni delle donne sono leggermente differenti per forma e dimensioni. E ciò è del tutto normale. Tuttavia, alcune donne presentano differenze più marcate tra le due mammelle.
Tra le possibili cause di un seno dall’aspetto deforme o allungato rientra una condizione nota come deformità del seno tuberoso (Tuberous Breast Deformity, TBD). Questa condizione può interessare una o entrambe le mammelle e può far sentire la donna a disagio o inadeguata.

La mammella tuberosa è altrimenti nota come:

  • Seno tubulare
  • Seno stenotico
  • “Snoopy breast”
  • Ipoplasia del polo inferiore

La mammella tuberosa è caratterizzata, tra l’altro, da:

  • Tessuto mammario dalla forma cilindrica anziché arrotondata
  • Seno costretto alla base
  • Seno che assume una posizione cadente a causa di un’anormale elevazione della piega inferiore della mammella
  • Areola che appare eccessivamente grande, una condizione definita ipertrofia areolare

I seni tuberosi possono costituire un problema anche per le donne che desiderano allattare: trattandosi di seni sottosviluppati, il loro tessuto ghiandolare può non essere sufficiente per la produzione del latte.

Come si diagnosticano i seni tuberosi?

I seni tuberosi sono diagnosticati da un medico, in considerazione delle caratteristiche fisiche uniche della paziente. Poiché sono diversi i motivi che possono determinare un aspetto alterato della mammella, è fondamentale consultare un medico specializzato o con esperienza nella diagnosi di questa particolare condizione.
Il chirurgo o il medico sapranno consigliare una soluzione chirurgica in grado di donare al seno un aspetto più naturale.

Come si svolge l’intervento chirurgico correttivo?

Ad oggi, l’unico trattamento medico a disposizione per il seno tuberoso è rappresentato dalla chirurgia estetica con mastoplastica additiva e/o mastopessi. L’intervento chirurgico di correzione del seno tuberoso è complesso e richiede un programma chirurgico specializzato per garantire il miglior risultato possibile.
Lo svolgimento dell’intervento può passare attraverso una, due o tre fasi, in base alle esigenze della paziente. Quasi sicuramente sarà necessario l’inserimento di una protesi mammaria (con o senza innesto di grasso).

Sebbene possa variare da una paziente all’altra, quello descritto di seguito è l’approccio chirurgico più comune:

  • Come primo passo, il chirurgo consentirà il rilascio del tessuto mammario contratto. Allo scopo, eseguirà una piccola incisione nel seno per inserire un espansore tissutale o una protesi mammaria.
  • Il secondo passo consiste, se del caso, nella rimozione dell’espansore tissutale per sostituirlo con la protesi mammaria.
  • Come terzo passo, alcune pazienti decidono anche di correggere l’ipertrofia areolare con un intervento chiamato mastopessi.

Benché possa migliorare l’aspetto del seno dal punto di vista cosmetico, la chirurgia estetica non consente di ottenere miglioramenti della problematica legata all’allattamento.

I risultati

A seguito della chirurgia le pazienti possono attendersi un seno dalla forma più naturale e armoniosa.

Le pazienti che hanno sofferto di questa condizione riportano un aumento dell’autostima e della fiducia in se stesse, con indumenti e bikini che si adattano perfettamente alla nuova forma del seno.

Come per tutti gli interventi di chirurgia del seno che prevedono l’inserimento di protesi mammarie, le pazienti dovranno essere seguite dal proprio chirurgo almeno una volta all’anno e, prima o poi nella vita, potrà essere necessario sostituire le protesi.